Giureconsulto romano, eponimo della
scuola dei sabiniani (V.). Vissuto durante i
principati di Augusto e Tiberio, fu elevato da quest'ultimo alla dignità
equestre; ciò nonostante non intraprese la carriera pubblica ma si
impegnò in una vasta attività come maestro di diritto. Allievo di
Ateio Capitone, lo seguì a capo della sua scuola giuridica. Tra le sue
opere quella di maggior rilievo è costituita dai
Libri tres iuris
civilis, in cui trattò sistematicamente l'intera materia del diritto
civile. In base allo schema organico tracciato in tali libri furono poi condotti
in seguito gli studi dei maggiori giureconsulti, tra cui quelli di Pomponio e di
Ulpiano, detti appunto
Commentarii ad Sabinum. Morì probabilmente
sotto Nerone (I sec.).